L’ansia è uno stato psicologico caratterizzato dalla percezione di una paura eccessiva (o razionalmente ingiustificata) che rende quasi obbligatoriamente Aiuto per l’ansia psichiatra in Milano
verso uno stimolo o una situazione (reale o elaborata) responsabile della produzione di stress. lo stato ansioso aumenta o distorce la sensibilità verso certi stimoli, e oltre all’angoscia innesca anche alcune reazioni psicosomatiche (aumento della frequenza cardiaca, della ventilazione polmonare, della sudorazione, dell’attivazione cerebrale, nausea, vomito, diarrea, tremori ecc). l’ansia può essere primaria o secondaria ad altre condizioni mediche, soprattutto psichiatriche. quando è frequente, persistente e incide sullo stile di vita della persona, si parla di “disturbo d’ansia” (generalizzato, di panico, fobia sociale o specifica, disturbo ossessivo-compulsivo e post-traumatico da stress).
il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento dell’ansia; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.
cosa fare quando gli stati ansiosi costituiscono l’anticamera di un problema più grave o cronico, è necessario prevenirli o intraprendere un percorso medico specifico. il primo intervento è di rivolgersi al medico di base, che, se lo riterrà opportuno (tramite un’anamnesi), somministrerà una breve e leggera terapia ansiolitica o indirizzerà la persona da uno psichiatra (per una diagnosi specifica e una terapia farmacologica più mirata).
dopo aver identificato la causa scatenante, egli stabilirà quale psico-terapia utilizzare. può rivelarsi necessario prevenire l’aggravamento o la cronicizzazione dell’ansia rivolgendosi subito al medico. i fattori che suggeriscono questa soluzione sono: familiarità con i disturbi d’ansia. malattie psichiatriche (ad esempio l’autolesionismo).
abuso di alcol. uso di sostanze stupefacenti (soprattutto endovena). depressione. chi non rientra nelle suddette categorie, non reputa necessario l’utilizzo di farmaci, non si presta volentieri alla terapia psicologica e reputa che si possa trattare di una condizione prettamente biochimica, può fare richiesta di un’analisi del sangue. l’indagine in questione rivelerà le concentrazioni di enzimi specifici (come ache, bche ecc) e li metterà in relazione con età, indice di massa corporea ecc per valutarne la normalità. ansia: come affrontarla? risponde lo psicologo l’ansia fa parte del nostro dna; è un’emozione totalmente umana. siamo biologicamente programmati a preoccuparci di qualsiasi cosa che possa avere un impatto sulla nostra salute.
l’ansia diventa un problema quando condiziona la vita di chi ne soffra, quando diventa eccessiva e frequente. vorremmo quindi sbarazzarci di questa sensazione che crea disagi e stati di tensione continui. ma il vero nemico non è l’ansia, ma la nostra reazione nei confronti di questa emozione. più ci sforziamo a combatterla e sopprimere i pensieri legati all’ansia, più quelli diventeranno forti e persistenti. abbiamo intervistato e approfondito questo tema con il dottor antonio antefermo, psicologo ed istruttore mindfulness, conosciuto su instagram come lo psicologo zen. uno stato d’ansia grave, difficilmente tollerabile e in grado di modificare le abitudini di una persona, richiede un atteggiamento cosciente e maturo. in particolare, bisognerebbe evitare di: nasconderlo.
inserirlo nella propria consuetudine. tentare di curalo farmacologicamente in maniera autonoma. ridurlo tramite l’uso di psicotropi a buon mercato come l’alcol etilico. tentare rimedi alternativi potenzialmente nocivi o che ostacolano/ritardano la diagnosi medica.
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